Natale è un periodo ricco di feste, buon cibo, regali e tante tradizioni antiche. Le tradizioni di Natale, così come le conosciamo oggi, presero forma nel 1500. Già a quel tempo infatti si iniziò a mangiare cibo particolare per le festività natalizie. Oggi le usanze che seguiamo sono il risultato di molte centinaia di tradizioni diverse provenienti da tutta Europa. Le tradizioni di Natale coprono un pò tutti gli aspetti di questo periodo: quello che mangiamo, beviamo, le feste che organizziamo, quello che cantiamo e i regali che compriamo, tutto è impregnato e influenzato da tradizioni storiche. Il Natale è la principale festa dell’anno. Festa che nella tradizione popolare era legata alla chiusura di un ciclo stagionale e alla apertura del nuovo ciclo.
Uno degli aspetti più caratteristici del Natale in Italia è, senza dubbio, il presepe, la cui nascita risalirebbe addirittura a San Francesco. Il più antico presepe è quello realizzato nel 1250, dallo scultore Arnolfo di Cambio, oggi conservato nella Basilica di Santa Maria Maggiore. In Italia, la tradizione del presepe si sviluppa nei secoli XVII e XVIII, soprattutto a Roma, Napoli, Genova e in Sicilia.
Romana è anche la tradizione degli zampognari, musicisti popolari che prendono il nome dallo strumento. Questi che all’epoca venivano dall’Abruzzo, indossano ancora oggi costumi molto pittoreschi, tipici dei pastori della regione d’Abruzzo. Nei secoli XVII e XVIII, essi erano gli unici ad avere il diritto di suonare nei giorni di festa.
Un’altra tradizione tipicamente romana sono le famose bancarelle di Piazza Navona: qui, nella piazza più bella di Roma e, forse, del mondo, si possono comprare giochi per bambini, dolci ma, soprattutto, le statuine per il presepe, che sono molto ricercate e rinomate. E naturalmente, decorazioni natalizie di tutti i tipi.
Per quanto concerne le abitudini culinarie, secondo la tradizione più antica, la vigilia di natale, si dovrebbe mangiare di magro. Ma, se si esclude Napoli, dove si mangia ancora e ovunque il capitone, in quanto la tradizione è ancora molto viva, nel resto dell’Italia questa è andata perduta. Infatti ogni regione ha ormai i suoi propri menù. Comunque possiamo dire che sono comuni a tutte le regioni italiane, piatti come l’agnello e il tacchino, preparati nei modi più svariati. Per dolci hanno il Panettone o il Pandoro. Ma ci sono anche tanti altri dolci: torrone, biscotti, marzapane, cioccolata. Secondo la tradizione durante il cenone si deve bere del buon vino e brindare con lo spumante. L’altra bevanda tipica di questo periodo è il vin brûlé a base di vino caldo e frutta.
La figura della befana è invece legata ad una leggenda: dopo la nascita di Gesù, scelse di non seguire i Re Magi, ma subito dopo se ne pentì. Da allora, si dice che la notte dell’Epifania porti doni ai bambini, sperando che uno di questi sia proprio Gesù. Se una persona durante l’anno si è comportata bene facilmente la mattina, svegliandosi, troverà accanto al letto qualche regalo bello e desiderato. Ma se uno si è comportato male la Befana mette nella calza solo qualche pezzo di carbone! E se uno è un po’ buono e un po’ cattivo, in questo caso troverà nella calza prima di tutto un bel pezzo di carbone e poi, scavando a fondo, fra qualche noce, due mandarini, caramelle e cioccolatini, troverà anche un pacchetto con un regalo vero.
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