Per migliorare l’armonia di un immobile, non è solo l’arredamento ad avere un ruolo importante, ma anche la pavimentazione. È difficile scegliere il giusto rivestimento per i pavimenti, in quanto bisogna tenere conto di diversi fattori come la luce, l’umidità, il tipo di stanza. Ecco perché questa guida si propone di fare maggiore chiarezza, analizzando uno per uno i 3 materiali da rivestimento per pavimenti più diffusi e apprezzati, che sono:
Obsolete, ormai, sono le piastrelle le quali oggi si trovano per lo più nel rivestimento delle pareti della cucina.
Di tutti i materiali da analizzare, questo è il più recente a livello di produzione. Recente, e che però rapidamente ha conquistato il mercato, e il cuore di molti clienti. Il motivo è molto semplice: se lavorato e prodotto da aziende serie e qualificate, il gres porcellanato è un materiale molto resistente. Viene cotto a temperature elevatissime (si parla di 1250°C), fattore che appunto gli permette di resistere sempre a sporco, macchie, agenti chimici, nonché a urti e cadute perché lo smalto molto resistente impedisce allo sporco di entrare nei pori del gres, mentre la cottura lo rende robusto e difficile da scheggiare.
È un materiale perfetto per chi ha in casa anche animali come cani e gatti, che potrebbero coi loro graffi e la loro naturale goffaggine rovinare tipi di pavimenti più delicati. Il gres porcellanato è inoltre un tipo di materiale particolarmente versatile, perché può riprodurre molto bene l’aspetto estetico di altri rivestimenti, dal cotto al marmo, dalla pietra al legno, unendo la tradizione al comfort di un prodotto moderno e innovativo.
Per esempio, il gres porcellanato con effetto cemento è ottimo per dare un aspetto industrial e urban all’ambiente domestico, o anche per chi cerca arredi moderni e minimalisti. Oppure il gres effetto marmo, sia di Carrara che marmo Travertino, che uniscono l’eleganza di questo pregiato materiale tutto italiano alla resistenza e ai costi decisamente più accessibili del gres.
Si può tranquillamente definire il parquet come il pavimento più amato di tutti. Pur essendo in pochi (a livello di mercato) ad averlo scelto come superficie di casa – e questo perché la sua delicatezza e il suo continuo bisogno di attenzioni e accorgimenti può spaventare – quasi ogni persona sorride al pensiero di camminare scalza su una superficie lignea.
Il parquet è realizzato in legno pregiato, e ha una notevole conducibilità termica, nonché ottime proprietà di isolamento termico e acustico, quindi è caldo in inverno e fresco d’estate, garantendo sempre una bellissima e impareggiabile sensazione al tatto.
Sul mercato ci sono diversi tipi di parquet: la prima distinzione va fatta tra legno massiccio e parquet multistrato. Il primo è composto di un unico strato di legno nobile, dallo spessore variabile, con superficie che può essere grezza, predefinita o pre-calibrata; il secondo ha invece due o tre strati. Un parquet multistrato a due strati si compone di uno strato superiore in legno massiccio e uno strato inferiore che fa da bilanciamento.
Un’altra distinzione è data dall’essenza, ovvero dal colore: un parquet può essere di legno scuro, legno chiaro, legno rosso, legno bruno o legno africano.
Un pavimento in cotto si usa soprattutto per ambienti esterni, oppure è scelto da chi vuole creare un ambiente in stile rustico. Il cotto è un materiale fatto d’argilla, impastato ad acqua e che si presenta in due diversi tipi:
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