Olio evo: Il tempo dell’olio
Una piccola premessa: sono attualissimi dati quelli che vedono una contrazione nella produzione industriale italiana nel mese di novembre appena passato, però un settore ancora tiene, ed e quello alimentare con segni positivi. Questo significa che la consapevolezza verso un’alimentazione adeguata e di qualità, sta aumentando. E lo deve essere anche nei confronti del olio evo. Sì, perché si deve pensare che quando si intraprende un’attiva di olivicoltura, Oltre alla passione, alla volontà ed alle capacità, servono tempo parecchio. Una pianta inizia un fruttificare verso il terzo/quarto anno d’età. Raggiunge una piena produttività verso il decimo anno mentre arriva a piena maturazione intorno ai 50 anni. Quindi capite l’impegno e la perseveranza che occorrono per osare un prodotto che si può tranquillamente definire il petrolio italiano. E a proposito di qualità, ecco qui sotto l’Olio Montecroce. Arriva da Desenzano del Garda, sponda lombarda. Venite CULTIVAR e una CASALIVA al 100%. E una qualità che si colloca tra i fruttati medio-delicati. Ha profumi di mandorla, carciofo, frutta secca e mela verde, ed in bocca si fa da rispettare fornendo, al momento opportuno, l’amaro ed il piccante non prepotenti. E discreto venire il lago sa esserlo. Non vuole strappare L’attenzione a tutti i costi, ma quando lo si cerca e, gentilmente lo si versa, e in grado di misura capire tutti i suoi valori. Si adagia perfettamente su un antipasto di pesce crudo, su carni bianche fatte ai ferri e, perché no, anche su formaggi una morbida pasta.
Rubrica a cura di Fulvio Raimondi