Non conservare le castagne in sacchetti di plastica
Puoi congelarle crude o cotte
Con l’arrivo dell’inverno ci sono luoghi in cui si mangiano solitamente le castagne, forse per tradizione. In commercio si possono trovare fresche, decorticate, tostate, confezionate sottovuoto e anche surgelate.
Quando li acquisirai, dovresti tenere conto di alcune considerazioni che ti saranno molto utili. La prima cosa da tenere in considerazione è lo stato della pelle o “pelle” esterna. Tieni presente che una crosta lucida e lucida è un segno esteriore della qualità del frutto.
È inoltre importante sapere che le castagne vanno conservate in un luogo fresco, asciutto e al riparo dagli insetti fino al momento del consumo o dell’utilizzo. Ad esempio, se sono sbucciate e cotte, potete conservarle per diversi giorni in frigo.
Anche se puoi anche congelarli, crudi o cotti. In questo modo rimarranno in buone condizioni per quasi sei mesi. Ora, un’ottima raccomandazione: non metteteli nei sacchetti di plastica, perché finirebbero per ammuffire. Se le castagne sono fresche, è meglio metterle distese nei cestini.
Consumo di castagne
La composizione della castagna è più simile a quella dei cereali che a quella delle noci.
Il consumo di castagne crude non è molto diffuso, poiché in questo modo risultano ruvide e dure. Sono generalmente arrostiti, cotti o usati per fare puree, sia dolci che salate.
Se hai intenzione di mangiarli arrostiti, non è necessario sbucciarle prima. Basta solo fare un taglio nella crosta per evitare che scoppino durante la preparazione. Al contrario, è necessario sbucciarle se devono essere cotte.
È un ingrediente fondamentale di molti prodotti dolciari.
Sappiate che la composizione delle castagne è più simile a quella dei cereali che a quella delle noci. Ed è che a differenza di quest’ultimo, le castagne sono ricche di carboidrati complessi, principalmente sotto forma di amido e fibre.