La dieta metabolica è un regime alimentare creato dal dott. Mauro G. Di Pasquale, un medico canadese di origine italiana. La sua opera di riferimento relativa a questo regime dietetico risale all’anno 2000 (The Metabolic Diet: The revolutionary diet that explodes the myths about carbohydtates and fats). Come nel caso di altri regimi alimentari venuti alla luce nell’ultimo decennio, anche la dieta metabolica promette il raggiungimento di notevoli obiettivi in un periodo di tempo decisamente breve. Questo regime alimentare è diventato alquanto popolare nel giro di pochi anni nel mondo del body building, in particolar modo nei periodi in cui si presta una particolare attenzione alla definizione muscolare ovvero quando si è in vista delle gare.
Mauro G. Di Pasquale è bodybuilder e giornalista ed è stato assistente presso l’Università di Toronto dal 1988 al 1998. Ha tenuto conferenze e ricerche su prestazioni atletiche, integratori alimentari e uso delle erbe nello sport. Ha conseguito una laurea in scienze biologiche, una laurea in biochimica molecolare ed anche una laurea in medicina, tutte presso l’Università di Toronto. Come autore di libri per la pratica atletica del bodybuilding, Di Pasquale ha scritto migliaia di articoli per molte riviste di fitness ed inoltre redatto diversi libri su argomenti correlati al bodybuilding, come l’alimentazione e gli integratori da utilizzare per migliorare le prestazioni. Egli è anche un ex campione di classe mondiale di powerlifting (una disciplina sportiva nella quale ogni singolo atleta è impegnato nell’esecuzione di tre esercizi: lo squat, la distensione su panca piana e lo stacco da terra). Di Pasquale ha vinto i campionati del mondo nel 1976 ed il World Games nello sport del powerliìfting nel 1981, è stato otto volte campione canadese e due volte campione americano. Fu anche il primo powerlifter canadese per il sollevamento di un peso totale di 10 volte il peso corporeo, in ogni classe.
La prima versione di questa dieta si chiamava la dieta anabolica. La dieta Metabolica, come viene ora chiamata, è una dieta a base di grassi e di proteine e a basso contenuto di carboidrati, solitamente nei fine settimana, ed è simile alla dieta rimbalzo di Zumpano alla fine degli anni ’70. C’è stata tradizionalmente una spaccatura ideologica in termini di diete popolati: un gruppo di persone che pensano che le diete ricche di grassi siano la causa dell’obesità e un ulteriore gruppo che sostiene che la causa dell’obesità sia dovuto a carboidrati raffinati ad alto contenuto glicemico. Il problema con il primo approccio è che manca la giusta quantità di proteine per costruire il muscolo. Il problema invece del secondo approccio è che la dieta a basso contenuto di carboidrati causa periodi prolungati di restrizione di questi nutrienti per favorire l’entrata del corpo in uno stato di chetosi, condizione che si verifica quando le riserve di glicogeno non sono disponibili nelle cellule, quindi il corpo è costretto a cercare altre fonti di energia ed utilizza gli acidi grassi come carburante alternativo. I chetoni sono molecole generate durante il metabolismo dei grassi e sono in grado di fornire una fonte di riserva di carburante per il cervello.
Dopo la fase di valutazione, arriva la fase di carboidrati moderati, in cui il contenuto di carboidrati si limita a circa il 15-25 percento della dieta. Quindi, se adottaste una dieta di 4000 calorie, dovreste assumere circa tra i 150 e i 300 grammi di carboidrati al giorno, preferibilmente di carboidrati a basso indice glicemico, come lenticchie, patate dolci, riso basmati, farina d’avena. Nel fine settimana tutto è permesso per il consumo di carboidrati, secondo Di Pasquale, e quindi potete mangiare anche frittelle, birra e pizza! questa condizione vi aiuta a a togliervi qualche sfizio mentale che vi ricompensa delle restrizioni e della disciplina seguita per tutta le settimana.
Il corpo sperimenta una nuova condizione quando si adotta una dieta povera di carboidrati. Il carburante glucosio è il carburante più comunemente usato e il più disponibile. Il corpo reagisce facendo precipitare la produzione di insulina del pancreas e causando l’aumento dell’ormone glucagone, che movimenta le riserve di grasso immagazzinate sotto forma di trigliceridi per l’utilizzo da parte delle cellule come fonte di nuova energia. Tuttavia, le cellule sono lente a reagire a fronte dell’utilizzo di una nuova fonte di combustibile, e l’individuo si sente debole o carente di energia. Citando di Pasquale: La dieta metabolica, sia che possa o non possa portare alla pericolosa chetoacidosi, non è uno stato in cui sia auspicabile rimanere per molto tempo: questo perché è una condizione di fase cronica, e se non avviene un’adeguata assunzione di proteine, e se viene seguita senza sosta per un certo periodo di tempo, porta ad un’eccessiva disgregazione muscolare (catabolismo). Come tale, almeno nel caso di chetosi continua, i risultati sulla massa muscolare e sull’energia possono essere controproducenti per chi esercita un’attività fisica: la chetosi cronica porta a perdite di massa muscolare, di forza e di performances. La grande differenza che c’è tra la dieta metabolica e la dieta chetogenica è che nella prima esiste un programma di ricarica delle riserve di glicogeno del corpo. Poiché nel fine settimana si assume un elevato apporto di carboidrati per 24-36 ore consecutive, in questo modo si evita la perdita di tessuto muscolare che potrebbe verificarsi se si dovesse rimanere su una dieta a basso o nullo contenuto di carboidrati per un periodo di tempo prolungato. I muscoli si accrescono con l’assunzione di glicogeno e il lunedì mattina i vostri muscoli sono più grandi e più pieni che mai. Una somiglianza che la dieta metabolica ha con la dieta chetogenica è che c’è una fase di induzione, chiamata Fase di valutazione: questa fase di valutazione nella dieta metabolica può durare da due a sei settimane, tutto dipende dal fatto se vi sentite bene e in forma in questo regime. La dieta metabolica è progettata per essere un regime che causa un disequilibrio nel modo di alimentarsi, questo vuol dire che i giorni della settimana hanno un tenore più basso di carboidrati, mentre il fine settimana è ad alto contenuto di carboidrati. La fase di valutazione della Dieta Metabolica è abbastanza facile da seguire in quanto richiede un aumento di assunzione di grassi e porteine e una diminuzione della quantità di carboidrati da lunedì fino al seguente venerdì (per un totale di 12 giorni). La fase di valutazione è costituita fondamentalmente dal 50/60% grassi, dal 30-40% di proteine e da 30 grammi di carboidrati. Dal momento che alcune persone sono resistenti all’insulina più di altri e accumulano grasso più facilmente, c’è variabilità nell’intervallo di tempo di ricarica.
Vantaggi
Il medico che ha creato la dieta ha molti anni di esperienza nel campo dello sport e della nutrizione. Il medico che ha creato la dieta ha un proprio sito web progettato per promuovere la dieta e per fornirvi gli strumenti e le informazioni di cui avete bisogno.
Svantaggi
Nonostante la mania di diete a basso contenuto di carboidrati fiorita negli ultimi anni, ora stiamo diventando sempre più consapevoli del fatto che una dieta che preveda il consumo di tutti i gruppi di alimenti sembra essere un approccio migliore di un’opzione low carb. Dopo aver letto alcune delle linee guida della dieta, sembra che ci sia una mancanza di preoccupazione per i grassi saturi, che sono una delle cause dello sviluppo delle malattie cardiache, e considerando che le malattie cardiache sono il killer numero uno di uomini e donne negli Stati Uniti, dovremmo essere rispettosi dei grassi saturi che consumiamo.
Mangiare in modo corretto, fare esercizio fisico e avere una corretta idratazione sono tutti elementi che fanno parte di una buona dieta. Abbiamo visto che le mode di diete a basso contenuto di carboidrati vanno e vengono, e che dobbiamo fare attenzione alla quantità di grassi saturi nella nostra dieta. La dieta metabolica sembra incoraggiare il consumo di grassi provenienti dai prodotti caseari e non fa menzione della quantità di proteine magra presenti in qualsiasi proteina normale. C’è anche il fatto che sono previsti 2 giorni della settimana in cui si può mangiare qualsiasi cosa si desideri: mentre è possibile concedersi uno strappo alla regola, avere a disposizione due giorni interi ogni settimana per regalarsi ogni sorta di vizio non è esattamente un comportamento salutare.
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