Cucina maremmana: Ecco i piatti tipici

L’Italia si sa è riconosciuta a livello mondiale per la sua ottima cucina, questo riconoscimento è reso possibile grazie all’eccellenze regionali e territoriali che con le loro specialità hanno reso la cucina Italia famosa in tutto il mondo. Ricca di tradizioni culinarie, ovunque si vada dalla grande città al paesino in cima alla montagna si può gustare una specialità o un piatto tipico che lascerà a bocca aperta chiunque si trovi ad assaggiarlo.

Ogni regione ha la sua gastronomia, il suo cavallo di battaglia e ovviamente gli ingredienti utilizzati fanno di ogni regione una cucina riconoscibile, la cucina maremmana ha tutto ciò che si può volere in tavola grazie alla varietà e vastità del territorio che abbraccia mare, pascoli e colline. Piatti ricchi e dalle origini antiche, i piatti tradizionali a base di carne e pesce sono sempre accompagnati da i grandi vini prodotti in zona.

Cultura enogastronomia maremmana

La cultura dell’enogastronomia maremmana è talmente radicata alle origini che nei piatti si ritrovano i sapori quelli veri, gli antichi sapori legati alla terra o al mare, nessuna rivisitazione o piatti scomposti e rielaborati, in maremma si trova la sincerità della cucina delle nostre nonne e i sapori quasi persi che qui riaffiorano in tavola. Uliveti e vitigni fanno da cornice al paesaggio collinare dell’entroterra. Le materie prime sono d’eccellenza, combinate insieme danno vita ai sapori genuini e semplici della cucina maremmana, le ricette tramandate portano avanti vecchi ricordi e ottimi sapori.

Gli antipasti

Antipasti ricchi e saporiti tipici i crostini e i salumi del territorio, i primi piatti sono sempre di pasta fresca e le zuppe contadine tipiche dell’entroterra invece le zuppe di pesce sono una prelibatezza presenti sulle coste del tirreno, i secondi di carne prevedono l’uso prevalente della selvaggina mentre i secondi di pesce arricchiscono le tavole della maremma alta. Per concludere un ottimo pasto maremmano non può mancare un buon dolce.

Gli antipasti aprono eccellentemente un buon pasto, i crostini dei butteri, maremmani tipici sono con fegatini di pollo e di coniglio che insieme alla carne di maiale aromi e spezie ti abituano il palato alla magia dei sapori maremmani, ma non solo carne come antipasto anche la bottarga di Orbetello e le alici sono un giusto invito ai primi da gustare.

I primi piatti

I primi presenti sul litorale tirrenico sono a base di pesce fresco, tagliolini agli scampi, risotti di femminelle e riso con scampi e pisellini, mentre quasi tutti i primi presenti nell’entroterra sono con un condimento di ragù, spesso selvaggina come le pappardelle al sugo di lepre o gli gnocchi di pane al cinghiale, dal sapore deciso anche le fettuccine ai tartufi bianchi.

Le zuppe della tradizione sono molte e varie, con i legumi, come la zuppa di ceci con funghi porcini o di fagioli, la zuppa di pesce il cosiddetto caldaro oppure le zuppe di origine contadine l’acquacotta.

Pranzi e cene a base di pesce nella costa tirrenica, baccalà alla maremmana, fitamaschia dorata e insalata di pesce, scaveccio o una saporita anguilla marinata; sulle colline invece le tavole potranno essere imbandite da ogni tipo di cacciagione, il cinghiale in ogni preparazione, cinghiale stufato, cinghiale alla cacciatora o in bianco, pollo alla diavola o anitra alla cacciatora, capriolo alla palma. Per uno street food elegante da provare è il ciaffaglione di Manciano.

Ogni pasto oltre ad essere accompagnato sempre da un ottimo vino locale, bianco o rosso che sia, deve concludersi sempre con un dolce, spesso dolcetti a base di farine di frutta secca, famosi gli sfratti di Pitigliano, il castagnaccio e i cavallucci di Massa Marittima, tipici i brutti ma buoni e le frittelle di San Giuseppe.

Un pasto tipico e completo potrebbe essere quello offerto dal ristorante Gli Attortellati, tortelli maremmani, cinghiale alla cacciatora e Acquacotta, tre piatti della tradizione come non li avete mai gustati.

Uno dei piatti più famosi e rappresentativi della cucina maremmana, infatti il tortello maremmano non può mancare nel loro menù; un tortello quadrato molto più grosso del raviolo emiliano, è composto da due larghe strisce sovrapposte di pasta dorata, realizzate con acqua, uova e farina, viene posto tra le due sfoglie di pasta un ripieno soffice di ricotta e spinaci, la ricetta tradizionale vuole che si vengano serviti conditi con un ragù di cinghiale o di selvaggina.

I secondi piatti

Dopo un primo saporito e gustoso ecco un secondo piatto rustico e deciso: il cinghiale alla cacciatora, ideale sarebbe gustarlo in inverno, ma in realtà il suo sapore così inteso si ha voglia di assaporarlo tutto l’anno. Il segreto di questa ricetta consiste nella marinatura almeno per 12 ore, la polpa di cinghiale è lasciata a marinare con un mix di spezie, verdure e ovviamente del vino rosso.

La cottura della carne avverrà in padella che verrà cucinata aggiungendo salsa di pomodoro, aglio cipolla e peperoncino. Per questo tipo di ricetta è consigliato una carne più giovane che sarà meno fibrosa e più tenera rispetto a quella di un cinghiale adulto. Il cinghiale così cucinato e servito con un ottimo bicchiere di vino rosso conquisterà tutti.

Per chi vorrà mantenersi un pò più leggero potrà scegliere di assaggiare l’acquacotta, questo è un tipo piatto della tradizione contadina a base di cipolla, pane abbrustolito, uovo e ovviamente acqua.