È importante, per quello che può succedere, avere una dispensa duratura che copra i fabbisogni nutrizionali di una dieta sana ed equilibrata. Vi diciamo come pianificarlo.
Quando si pianifica e si organizza la dispensa, è consigliabile conservare gli alimenti in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce.
Non si tratta di immagazzinare e dimenticare la dispensa, ma di rinnovarla al ritmo che stiamo consumando.
Per non cadere in cibi ultra elaborati, optate per conserve a basso contenuto di sale, con olio di qualità (di oliva o alto oleico) e senza zuccheri aggiunti. E quando vai a conservarlo, conservalo come indicato dal produttore e assicurati della data di scadenza. Inoltre, tieni presente:
È vero che il suo contenuto vitaminico è diminuito dal processo di conservazione, ma è anche vero che quelli di oggi conservano più nutrienti di prima perché le tecniche sono molto migliorate. E quando non c’è la possibilità di accedere a verdure fresche di stagione, sono comunque la migliore risorsa per una sana alimentazione.
Sebbene sia fatta di frutta, la marmellata non è per dessert e non dovrebbe essere presente regolarmente a colazione. Da parte loro, quelli sciroppati, poiché contengono un eccesso di zucchero, sono per un consumo molto occasionale.
I legumi sono un classico della dispensa, ma esistono altre fonti di proteine vegetali come la soia o i piselli strutturati, che sono molto nutrienti e si conservano bene in vasetti di vetro ermetici in dispensa. Lo svantaggio è che non siamo così abituati a cucinarli, ma c’è una soluzione.
Fanno sempre parte della dispensa, anche se è meglio se sono nella loro versione integrale.
Il pesce in scatola come le sardine in scatola o il tonno sono un’ottima fonte di proteine, acidi grassi polinsaturi omega 3 e alcune vitamine e minerali come lo iodio. Inoltre, conservano molto bene le loro proprietà nutritive. Di solito si presentano in varie conservazioni, essendo le migliori al naturale, anche se in marinata, al pomodoro o sott’olio sono anche salutari.
Non è così consigliabile perché di solito si tratta di carni lavorate (würstel, paté, carne di maiale tagliata o cotta).
I brik ci permettono di conservare il latte ma per brevi periodi non superiori ai tre mesi. Il latte in polvere, invece, può essere conservato per più di un anno e, una volta reidratato, ha un valore nutrizionale simile al latte liquido.
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